FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO Onlus
COMUNE DI CASTELNUOVO BERARDENGATEATRO ALFIERI
Stagione teatrale 2024/2025

mercoledì 20 novembre
Caterina Guzzanti, Federico Vigorito
SECONDO LEI

scritto e diretto da Caterina Guzzanti
collaborazione artistica Paola Rota 
luci Cristian Zucaro 
scene Eleonora De Leo 
effetti sonori  Angelo Elle 
costumi a cura di Ziamame 
capo elettricista AlbertoTizzone
fonico Gianluca Meda
macchinista Andrea Speranza
foto di scena Francesca Lucidi

produzione Infinito, Argot produzioni in coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano
in collaborazione con Riccione Teatro e con il contributo di Regione Toscana


Secondo lei 
è la narrazione, dal punto di vista femminile, delle dinamiche nascoste che regolano i rapporti all’interno di una coppia. L’amore, che dovrebbe essere un luogo sicuro e sano, diventa un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti, bisogni e necessità si confondono e affondano in un pantano inevitabile di aspettative tradite e promesse sistematicamente rimosse, imprigionando i due protagonisti in ruoli precisi e precari, mentre bramano soltanto di essere accettati.

Il bisogno di realtà, di trovare una soluzione tangibile alla distanza creatasi tra lui e lei, irrompe e rimbomba nella loro vita, ne condiziona prepotentemente i pensieri e le scelte, lasciandoli sopraffatti da un sentimento di imbarazzo e di inadeguatezza.

Secondo lei è una storia che invita a riflettere su come la cultura e la società in cui viviamo, continuano a condizionare in modo invalidante sia le donne che gli uomini nelle scelte principali della loro vita così come nelle relazioni, nei legami più intimi con l’altro e con noi stessi.

durata: 1h 15’

fuori abbonamento
sabato 30 novembre
NOVECENTO: GLI INFINITI POSSIBILI

brani da Debussy, Ravel, Janacek, Schoenberg, Bartók, Stravinsky, Shostakovich
introduzione di Francesco Ricci
pianoforte Matteo Fossi
voce narrante Matteo Marsan
produzione Lo stanzone delle apparizioni

Il periodo storico compreso tra gli anni Settanta dell’Ottocento e la fine del secondo conflitto mondiale vede le discipline artistiche muoversi tra un profondo desiderio di novità e un rassicurante bisogno di ordine, di continuità, di recupero delle esperienze trascorse, ormai avvertite come classiche. Nel corso della serata tale doppio movimento di “spinte” e di “controspinte” verrà mostrato attraverso l’esecuzione di brani di: Debussy, Ravel, Janacek, Schoenberg, Bartok, Stravinskij, Shostakovic. La lettura e il commento di testi tratti dalla coeva letteratura francese, ceca, austriaca, ungherese, russa, contribuiscono a definire l’importanza e a disegnare la ricchezza del periodo preso in esame.    

durata: 1h 10’



mercoledì 4 dicembre
LA SPARANOIA

ideato e scritto da Niccolò Fettarappa
diretto e interpretato da Niccolò Fettarappa, Lorenzo Guerrieri
contributo intellettuale Christian Raimo
assistente alla regia Giulia Bartolini
produzione Sardegna Teatro / Agidi 
con il sostegno di Armunia Teatro, Spazio Zut, Circuito Claps, Officine della cultura
si ringrazia Carrozzerie n.o.t.

In un mondo dove le rivoluzioni sono solo un ricordo, i giovani sono addomesticati e vivono con l’ossessione dai lavaggi delicati. Il Ministro alle Politiche Giovanili sogna di divorare gli studenti che manifestano. In questo panorama desolante vive il compagno Niccolò assistito da un Fidel Castro che vive a Miami e preferisce gli scaldabagni alla rivoluzione.

Niccolò è deciso a far esplodere tutto: sogna di uscire di casa, mettere una bomba e organizzare un nucleo armato terrorista per attaccare lo Stato. Forma un comitato di agitazione permanente con anziani, gridando basta a: casa, riposini e tisane al finocchietto.

La Sparanoia è il grido soffocato, la voce di chi non ha voce, il megafono della rabbia addomesticata che ha imparato a essere educata. È il pianto dei serial killer narcolettici e dei bolscevichi da divano. Auguriamo a tutti una felice repressione, dal profondo del cuore.

durata: 1h 10’

sabato 11 gennaio
Corrado Nuzzo, Maria Di Biase
DELIRIO A DUE

di Eugène Ionesco
traduzione di Gian Renzo Morteo
regia Giorgio Gallione
scene e disegno luci Nicolas Bovey
costumi Francesca Marsella
foto Marina Alessi
produzione Nidodiragno/CMC – Agidi srl

Delirio a due è un piccolo capolavoro del teatro dell’assurdo, un irresistibile scherzo teatrale dove la cornice comica e beffarda e il funambolismo verbale fanno trasparire una società che affoga nella tragedia quotidiana e dove il linguaggio, invece di essere strumento di comunicazione è un ostacolo che allontana e divide.
Nella commedia domina il paradosso e il grottesco e la perenne, futile, incessante lite tra “lui e lei”, ridicole marionette umane imprigionate nella ragnatela di un ménage familiare annoiato e ripetitivo.
Il tema del contendere è sempre e solo un pretesto, un grimaldello assurdo (che i due vivono come fondamentale) che fa da trampolino a un dialogo sempre più serrato e bellicoso che presto raggiunge le vette di un nonsense. La scena si svolge in casa, mentre fuori infuria una misteriosa guerra civile che i due, sordi e ciechi alla realtà, quasi non percepiscono.

In questa pièce la potenza comica di Ionesco diventa un formidabile strumento di analisi e critica di una società ottusa e urlante, troppo spesso incapace di afferrare il senso di ciò che le accade intorno, addirittura compiaciuta dalla propria grettezza.

durata: 1h 30’

giovedì 23 gennaio
Gabriella Greison
LA DONNA DELLA BOMBA ATOMICA
Leona Woods, la fisica di Oppenheimer, racconta il Progetto Manhattan

di Gabriella Greison
regia Alessio Tagliento 
musiche Francesco Baccini, Michele Cusato
distribuzione Imarts
produzione Associazione Paul Dirac

Per la prima volta in scena, il racconto di Los Alamos, del Progetto Manhattan, di Oppenheimer e di Enrico Fermi, della costruzione della bomba atomica e delle successive analisi di coscienza, nelle parole di Leona Woods, la scienziata più giovane assunta, che racconta il più grande evento scientifico della storia dell’umanità. Leona, esperta di rilevazione delle particelle con il trifluoruoro di boro, addetta al calutrone, abile misuratrice di neutroni nel processo di fissione, fa parte del gruppo di lavoro di Enrico Fermi, e con lui crea la pila atomica, a cui Oppenheimer si affida per il Trinity Test di Alamogordo.

Un viaggio interiore, un lungo flusso di coscienza, vissuto in prima persona, che permette di identificarsi con la protagonista della storia, e consente di rivivere i momenti più elettrizzanti e più deliranti di questo mostruoso Progetto. Fino ad arrivare ai giorni nostri, e alle conseguenze di tutto quello che è stato deciso e ideato in quegli anni.

durata: 1h 15’ 

fuori abbonamento
sabato 1 febbraio
PAROLE DAL NOVECENTO
I parte

con Francesco Ricci 
introduzione letteraria, 
Matteo Marsan 
voce narrante
, Giacomo Rossi musicista
produzione Lo stanzone delle apparizioni

Primo appuntamento con Parole dal Novecento. Un incontro-spettacolo nel quale la parola e la musica, richiamandosi e sostenendosi a vicenda, sono messe al servizio della grande poesia novecentesca italiana, colta nel suo oscillare tra classicismo e sperimentazione: Saba, Ungaretti, Montale, Luzi, Pavese. Quasimodo, Bertolucci, Caproni, Penna, Sereni.

durata: 1h 10’

fuori abbonamento sabato 8 febbraio
COB Compagnia Opus Ballet
WHITE ROOM

coreografia Adriano Bolognino
intepreti Giuliana Bonaffini, Emiliano Candiago, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Gaia Mondini, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Frederic Zoungla
direzione artistica Rosanna Brocanello
consulenza artistica Laura Pulin
assistente coreografia Rosaria Di Maro
con il supporto di Rosa Coppola e Mirko Ingrao
light designer Laura de Bernardis
realizzazione costumi Opificio della Moda e del Costume
organizzazione Margherita Fantoni
distribuzione Laura Montagna
musiche The National, Max Richter, Joep Beving
foto Riccardo Panozzo
video Roberto Dal Bosco
produzione COB Compagnia Opus Ballet
con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Fondazione CR Firenze (Bando Abitante) Regione Toscana, MIC-settore spettacolo 

White room esplora gli aspetti emozionali dell’inverno, ispirandosi all’opera pittorica Il ritorno dal bosco di Giovanni Segantini, che ritrae una contadina che trascina una slitta pesante in un paesaggio montano desolato e innevato circondato da montagne. 
Questo scenario rappresenta la fatica e la costanza umana contro le difficoltà della vita, suggerendo una tensione tra gli ostacoli esistenziali e la forza sovrannaturale dell’essere umano. La coreografia cerca di trovare uno stato sovrannaturale che unisca forza fisica e emotiva, mostrando come anche nell’inverno dell’anima ci siano colori e speranze nascoste nel candore della neve.

durata: 1h

venerdì 28 febbraio
Giuseppe Cederna
OTELLO

con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Riccardo Naldini, Elisa Proietti
traduzione e adattamento Francesco Niccolini
regia Emanuele Gamba
produzione Arca Azzurra

In questa riscrittura dell’Otello, ispirata al cortometraggio di Pasolini Che cosa sono le nuvole, il protagonista si muove in un universo teatrale decadente, in cui un “monnezzaro”, novello Iago, orchestra la tragedia con toni grotteschi e surreali. Il mondo della scena si svela feroce e comico, popolato da personaggi ridicoli e corrotti, incapaci di resistere alle tentazioni della gelosia e del tradimento.
I protagonisti, privati della loro eroicità, si aggirano in una corte dei miracoli fatta di inganni e vendette, come marionette recise dai loro fili si muovono in un teatro senza più un cielo a cui rivolgersi. Iago, demiurgo della scena, trasforma finzione e realtà in un groviglio inestricabile, con parole che accendono passioni vere e conducono inevitabilmente alla tragedia.
Senza divinità a regolare i destini, l’universo di Otello diventa una fabula cupa, in cui il potere delle parole regna sovrano, creando epiloghi di morte e follia, in un gioco teatrale sospeso tra il ridicolo e il drammatico.

durata: 1h 40’

fuori abbonamento
sabato 8 marzo
PAROLE DAL NOVECENTO
II parte

con Francesco Ricci 
introduzione letteraria, 
Matteo Marsan 
voce narrante
, Giacomo Rossi 
musicista
produzione Lo stanzone delle apparizioni

Secondo appuntamento con Parole dal Novecento. Un incontro-spettacolo nel quale la parola e la musica, richiamandosi e sostenendosi a vicenda, sono messe al servizio della grande poesia novecentesca. La serata verte su alcune delle principali esperienze straniere: Rilke, Kavafis, Brecht, Jimenez, Celan, Borges, Hikmet, Achmatova, Cvetaeva, Prévert.

giovedì 13 marzo
Alessandro Bergonzoni
ARRIVANO I DUNQUE avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca

di e con Alessandro Bergonzoni
produzione Allibito SRL

Alessandro Bergonzoni torna a teatro con un nuovo attesissimo spettacolo: Arrivano i dunque (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca). L’assurdo comico, il rifiuto del reale come riferimento artistico e la capacità di giocare col linguaggio per creare situazioni surreali paradossali: questi sono i temi comici che lo caratterizzano nel panorama artistico italiano.

durata: 1h 40’

venerdì 4 aprile Compagnia Virgilio Sieni
SONATE BACH
di fronte al dolore degli altri

coreografia e regia Virgilio Sieni
interpreti Sara Sguotti, Valentina Squarzoni, Jari Boldrini, Maurizio Giunti 
musica eseguita dal vivo J.S. Bach Tre Sonate per viola e pianoforte (BWV 1027, 1028, 1029)
immagini video tratte da I cani e i bambini di Sarajevo (1994) di Adriano Sofri
costumi Giulia Pecorari, Giulia Bonaldi
produzione Compagnia Virgilio Sieni
in collaborazione con Festival Chiassodanza, RED Festival Reggio Emilia Danza 
con il sostegno di MIC, Regione Toscana, Fondazione CR Firenze

Undici coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura e ci rammentano altrettanti avvenimenti tragici accaduti nei conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. Fotografie di corpi che si diluiscono attraversando la dinamica e la figura, cercando un approccio irrisolvibile all’orrore.
Danzare l’angoscia, la paura, la morte assurda e ingiusta: impresa non facile che tuttavia riesce nella lancinante bellezza madida d’intensità di Sonate Bach – di fronte al dolore degli altri.

durata: 1h 10’

inizio spettacoli ore 21.15

campagna abbonamenti
dal 4 novembre

abbonamento a 7 spettacoli
intero € 70 / ridotto € 60

biglietti
intero € 14 / ridotto € 12
spettacoli fuori abbonamento intero € 12 / ridotto € 10
spettacolo White room posto unico € 5

biglietto ridotto € 8 per studenti delle Università possessori della Carta dello Studente della Toscana e “biglietto futuro” under 30 in collaborazione con Unicoop Firenze

riduzioni
over 65, possessori Carta dello spettatore FTS (solo per i biglietti), soci Coop

prenotazioni
i biglietti possono essere prenotati presso la segreteria del teatro, tel. 0577 351345 e possono essere ritirati in biglietteria la sera dello spettacolo per informazioni sugli spettacoli: tel. 331 3964978 è sempre attivo il servizio di prenotazione tramite Whatsapp al numero 331 3964978

orario biglietteria
un’ora prima degli spettacoli

tel. 0577 351345 – 331 3964978

info

Teatro Vittorio Alfieri

via del Chianti, 9
tel. 0577 351345

info@teatrovittorioalfieri.com

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