LIES ROBBERTSEN
Era il settembre del 1994, quando Lies Robbertsen, con una laurea in Pittura all’Accademia Reale delle Belle Arti d’Olanda in tasca, scese da un pullman a Firenze rispondendo all’invito: “Vieni, ti faccio vedere la zona del Chianti, il Cuore della Toscana…” Bastò un viaggio in macchina, guidando lentamente, da Firenze a Villa a Sesta, passando il Chianti Fiorentino e il Chianti Senese su strade interne, per innamorarsi perdutamente nel paesaggio.
LIES ROBBERTSEN
Le colline, le querce, i lecci, gli oliveti, le vigne e poi cipressi, muretti di pietra, casali, poderi, castelli, strade sterrate…non sembrava vero che potesse esistere un posto così incantevole. Ma era vero, non era un sogno, e lei scelse di rimanere, entro pochi mesi fu il trasloco (2 valigie, di nuovo in pullman).
Con una conoscenza della lingua italiana non più grande di “Buongiorno, grazie, arrivederci”, bussò sulla porta dello studio Ceramiche Rampini e chiese lavoro. Mai e poi mai si sarebbe immaginata quanto fosse difficile decorare ceramica maiolica. Lentamente iniziò a capire come lasciare le pennellate sullo smalto, cioè su di una superficie polverosa, senza toglierlo. Il cambiamento dei colori nella cottura invece, ha continuato per anni a confonderla. Essendo stata abituata a vedere i colori in modo immediato lavorandoci, sulla tavolozza, sulla tela, la carta, sul muro, quel cambiamento nella cottura le lasciava spesso una sensazione di inadeguatezza; mentre, i ragazzi dello stesso anno della laurea, la credevano “persa” (Ma che fai?? Dipingi piatti??) e avevano le loro mostre con i loro quadri nelle gallerie nei Paesi Bassi Piovosi e Nuvolosi, lei pensava “sì, è vero, non so cosa sto facendo, ma QUANTO sto bene qui!”
Nel 2000 iniziò con uno studio aperto al pubblico. Nel 2004 tornò in Olanda per motivi familiari per quasi un anno. Poi dal 2006 al 2012 aprì il primo Studio Radianza a Radda in Chianti ed adesso, dal 2016, ha il suo Studio Radianza nella frazione Lecchi in Chianti, nel comune di Gaiole.
In questi 28 anni, trascorsi più in Italia che in Olanda, ha usato varie tecniche di pittura: Olio su tela, acquarello su carta, murales, disegno e, per lei “il nuovo acquisto”: decorazione sulla ceramica. Quest’ultima tecnica, dopo più di 20 anni di ricerca nei colori, è diventata una vera e grande gioia, sapersi muovere in tutte le sfumature nei colori, dando vita a delle maioliche dall’aspetto inconfondibile, con un proprio stile.
Durante uno dei suoi viaggi (2010) all’estero, con sua madre, a San Pietroburgo in Russia, trova la conferma della sua convinzione che la maiolica fosse un artigianato speciale: una delle numerose sale del Hermitage, uno dei musei più importante nel mondo, è quasiinteramente dedicata alle antiche ceramiche maioliche italiane! Questa esperienza la stimola a migliorarsi ulteriormente e a pensare di tramandare questa nobile arte a possibili allievi.
Vivendo in questa bellissima regione, Robbertsen osserva tutti i giorni, tutto l’anno, il paesaggio. I suoi decori si ispirano alla natura: sempre incantata non voleva assolutamente provare a riprodurre quel paesaggio, perché riteneva di non poter esprimere tale splendore finché un giorno gli innumerevoli ricordi visivi ed emozionali del territorio sfociarono in pennellate come delle onde su una tela. E da lì cominciarono i suoi “paesaggi”.
Robbertsen non ha specifiche preferenze per stili. Ogni dipinto si esprime in modo proprio. A volte ci può essere l’illusione dello spazio tra le colline, a volte l’approccio è piuttosto piatto. A volte c’è definizione tra cielo e terra, a volte non c’è ne inizio ne fine, verso una ricerca metafisica. Le nuvole sono nuvole oppure colline anche loro. Oppure le nuvole cadono per terra e diventano la terra stessa. Tranne qualche eccezione i lavori sono poco figurativi.
Possono nascere paesaggi dipinti con grandi e fluide pennellate, come giornate semplici. Altri paesaggi con pennellate finissime e piccole, con infinite sfumature, come giornate delicate, quasi timidi o insicuri. Altri come composizioni giocose simili all’umorismo Toscano.
Lies è grata alla Vita per averla portata qui in questi posti magici e per poter fare proprio qui ciò per quale è nata: dipingere. Si sente onorata di poter esercitare l’antica arte della maiolica italiana settore in cui il confine tra Artigianato e Arte sfuma fino a perdersi.
Lavora sia per produzione propria che su commissione.