La luce di Dante

“ricordati di me”

Dott.ssa  Vera Marcolini

In questo anno 2021 difficile per tanti versi, Dante Alighieri è rimasto una stella fissa in cui credere.

Su di lui, in 700 anni, hanno scritto e dissertato dotti e poeti, studiosi e semplici studenti, per cui è impossibile trovare una parola od un personaggio che non sia stato sviscerato.

Queste tre parole suonano però sempre moderne e dolcissime, come la figura della Pia che appare sola donna nel canto VI del Purgatorio, in tutta la sua disarmante angoscia.

Chi realmente sia stata ancora non si riesce a stabilirlo con certezza: Tolomei, Malvolti o altro. Ciò che invece colpisce è che in soli sei versi, Dante ne ha descritto l’intera vita, lasciando (volutamente ?) che il personaggio restasse avvolto nel dubbio e divenisse un simbolo.

“Ricordati di me “ chi non lo ha detto o desiderato?

Essere dimenticati dopo un orribile fatto di sangue, è ingiusto, per cui questo chiedere con tenera fermezza di divenire memoria, ha fatto di che una donna, forse solo creazione poetica, diventi il simbolo ancora oggi, di ciò che non può mai essere dimenticato e nemmeno giustificato.

Dante non sviene come con Francesca da Rimini, ma testa interdetto, rendendo in questo modo eterna la memoria della Pia. 700 anni sono trascorsi dalla sua scomparsa , ma ogni giorno ha sempre qualcosa da insegnarci.   

Ricordiamocelo.