Chianti General Service Magazine n. 3
Adesso, che gradualmente stiamo tornando a vivere, vogliamo regalarvi il nostro nuovo Magazine…un inno alla “rinascita” in un condensato di letture interessanti e stimolanti.
Chanel N° 5 , un profumo , un mito
di Vera Marcolini
E’ il 1921 quando crea il suo prodotto mito : Chanel n° 5 un profumo che conquisterà subito tutto il mondo e le donne più belle ed eleganti, principesse, attrici e mogli di presidenti lo indosseranno ed ancora oggi è un mito che non passa.
Le luci aranciate del tramontano accompagnano i miei passi verso casa, quando un aroma elegante e sensuale , risveglia in me un ricordo preciso : Chanel n° 5 , il mio profumo. Una figura snella , con ampi pantaloni bianchi , una giacca nera ed una paglietta maschile calzata su corti capelli neri , mi attraversa la via e scompare dietro un angolo , con lei svanisce il profumo.
Sembra Coco Chanel , solo una visione perché ho appena letto un libro su di lei ed indosso quel profumo. Il 10 gennaio, 1971 cinquanta anni fa, Coco se ne è andata e, come racconta l’amica Delay che ha trascorso con lei la giornata , “Siamo rientrate, l’ho lasciata al Ritz, sul marciapiede.Mi ha detto “Domani lavoro” Sono state le sue ultime parole ..”
Gabrielle Bonheur Chanel nasce in un ospizio per poveri nel 1883 ad Aubazine e diventerà la regina della moda , sopravvivendo a due guerre mondiali ed alla spagnola . Comincia col creare cappelli diversi , semplici e maschili, poi libera la donna da bustini e trine e mette loro i pantaloni , larghi e comodi . E’ il 1921 quando crea il suo prodotto mito : Chanel n° 5 un profumo che conquisterà subito tutto il mondo e le donne più belle ed eleganti, principesse, attrici e mogli di presidenti lo indosseranno ed ancora oggi è un mito che non passa. Un aroma che per la prima volta si compone di un bouquet di fiori e non di uno solo, il gelsomino si mescola alla rosa , insieme al mughetto ed al muschio bianco; persistente e affascinante come Coco , che lo fa racchiudere in una bottiglia totalmente nuova , squadrata modernista , con la scritta semplice e totale nera su bianco. Perché 5? Non voleva nomi voluttuosi ed adorava questo numero, ed inoltre si dice che fosse la quinta boccetta che annusò.
Chanel ha conosciuto il mondo , ha amato molti uomini famosi ed anche qualche donna ,perchè mentalmente libera e disinibita e desiderosa che tutte le donne potessero esserlo , almeno nel vestire. Non ha avuto figli , anche se forse li ha desiderati, ma la sua vera ed unica figlia è la Maison in Rue Cambon , nel cuore di Parigi. Possiede case e ville, ma gran parte della sua vita la trascorre in una lussuosa stanza dell’hotel Ritz , in Place Vendome , spesso sola . I suoi primi anni vissuti in orfanotrofio , la morte della mamma giovanissima , hanno lasciato in lei una ferita mai rimarginata.
I suoi tailleur particolari , con le gonne midi e la famosa borsa 2.55 (febbraio 1955) con la catena , da indossare a spalla, altra liberazione per la donna che può finalmente avere entrambe le mani libere, le righe , i pantaloni ampi e sempre i cappelli semplici e neri o bianchi, vivono ancora oggi ed anche se ammodernati, non perdono la caratteristica originale , come le due C incrociate che saranno per sempre il suo simbolo .
Non è sepolta a Parigi , ma a Losanna , città in cui aveva vissuto nel periodo più difficile della Maison . Come la sua vita una lapide semplice con cinque leoni (era nata in agosto) e la scritta Gabrielle Chanel con le date di nascita 1883 e di morte 1971: Coco è scomparsa , ma non il suo profumo .
Indimenticabili alcune sue frasi “La vita è un enigma .” “ La moda passa . Lo stile resta “