Chianti General Service Magazine n. 3
Adesso, che gradualmente stiamo tornando a vivere, vogliamo regalarvi il nostro nuovo Magazine…un inno alla “rinascita” in un condensato di letture interessanti e stimolanti.
Chianti Cashmere.
Dr Nora Kravis, Medico Veterinario
“Brucare e non Bruciare” ecco il progetto di Chianti Cashmere che la Chianti General Service abbraccia ed appoggia: convogliamo tutti gli scarti delle nostre potature da Nora affinchè possa farle brucare dalle sue caprette evitando abbruciamenti e sprechi
Nora è arrivata negli anni 70 da NY con una Laurea in Belle Arti, inizialmente accompagnava i primissimi turisti a scoprire il Chianti di allora a cavallo (presso il ‘Rent a Horse’ uno dei primi agriturismi della Provincia di Siena: Podere Terreno)
Durante una di queste escursioni a cavallo ha scoperto la sua attuale casa: era un piccolo rudere sulla splendida valle della Volpaia.
Nora ha poi frequentato l’Universita di Pisa, dove si è laureata nel ‘78 in Medicina Veterinaria, ed ha lentamente restaurato la casa dei suoi sogni da allora ha scelto di vivere in campagna dove poteva realizzare anche il desiderio di allevare degli animali … ma quali?
La scelta degli animali dipendeva da diversi criteri:
un animale rustico, capace di vivere tutto l’anno all’ estero,
che alleva facilmente i piccoli a pascolo,
che non ha bisogno dalla mungitura,
che non c’era necessita della macellazione dei maschi in eccesso
Ed ecco la capra cashmere!
I primi animali sono stati importati nel 1995 creando così il primo allevamento di capre cashmere in Italia, diventato negli anni successivi il più importante allevamento in EU e Centro di Selezione. A seguito dell’arrivo dei lupi già una quindicina di anni fa l’allevamento subisce i primi attacchi e Nora deve reinventare l’azienda per adattarsi alla co-esistenza con questi utilissimi predatori iniziando così una nuova avventura: l’allevamento dei preziosi cani da guardiania (Abruzzesi e Gran Pirinei) per proteggere il gregge. Attualmente l’azienda conta 150 capre e 12 cani, suddivisi in gruppi, che vengono utilizzati per ri-pulire terreni incolti e marginali
L’azienda è l’unica in Europa ad essere certificata Wildlife Friendly dalla Wildlife Friendly Enterprise Network – Ente Internazionale che premia le attività agricole che praticano e promuovono la co-esistenza con i loro predatori
Nora non disdegna l’avventura infatti nel 2011, grazie ad un progetto finanziato dal Dipartimento della difesa USA volto a creare una filiera di produzione e trasformazione del cashmere afgano, vola ad Herat in Afghanistan con 10 caproni da riproduzione. Ad Herat crea un centro di riproduzione destinato a migliorare la qualità delle capre, insegnando ai veterinari ed ai pastori le migliori pratiche di allevamento, tuttora Nora segue ed è in contatto con gli operatori del luogo. Attualmente sta lavorando con Udi Camerino insieme alla Cashmere Goat Association per creare, entro fine anno, un nuovo REGISTRO della capra cashmere Italiana, che servirà a dare un supporto agli allevatori Europei, e una ‘certificazione’ che ancora non esiste.
In un’area geografica conosciuta sopratutto per i suoi vigneti, l’utilità ed importanza del bestiame a pascolo è poco conosciuta: i loro lavoro di recupero, pulizia delle piante infestanti, il ri-utilizzo e riciclaggio delle enormi quantità di materiale risultante dalle potature, la loro azione miglioratrice ed il loro pascolo selettivo, aumenta la biodiversità della flora dei terreni marginali (e di conseguenza anche la fauna selvatica).
Per noi della Chianti General Service la scoperta dell’utilità di questi animali è stata illuminante infatti collaboriamo con Nora confluendo presso la sua proprietà tutto il materiale di risulta dei nostri lavori di giardinaggio e potatura facendo nostro il suo motto “Brucare e non bruciare!!”.
Da diversi anni, oltre al riciclo delle potature ed il ripristino dei terreni cosiddetti ‘saldi’, l’azienda offre la possibilità di partecipare ad alcune ‘esperienze’ quali IL PASTORE PER UN GIORNO – dando la possibilità di fare delle attività alternative in campagna, facendo scoprire zone incolte, percorrendo dei vecchi sentieri e fermandosi presso i vignaioli di zona per fare il wine tasting – un modo di fare ‘rete’ fra agricoltori in modo ecologico e sostenibile
Da non dimenticare comunque che il fine dell’allevamento è la produzione di un prodotto di lusso, partendo praticamente dai ‘rifiuti’: oltre al lavoro delle capre, produciamo a km0, il Cashmere Sostenibile® – dalla capra al prodotto finito, il filato da guglieria, accessori tessuti e lavorati ai ferri da artigiani locali:
La Capra Cashmere trasforma rifiuti in prodotto di lusso!